Mai sentito parlare del Neurofeedback?

Breve introduzione al Neurofeedback

Gianna Cannaos

Advanced Neurotrainer
Mai sentito parlare del Neurofeedback?

Tutti quei dispositivi in grado di registrare, decodificare e/o modificare l’attività, il funzionamento o la struttura del cervello umano fanno parte delle Neurotecnologie.

All’interno di questa grande famiglia di congegni, il Dynamical Neurofeedback NeurOptimal® si distingue per il fatto di avere un approccio e una metodologia davvero unici.

In “Neurofeedback: The First Fifty Years” a cura di James R. Evans, Mary Blair Dellinger, Harold L. Russell (2019),testo che presenta il contributo dei ricercatori più famosi e riconosciuti nella storia del Neurofeedback, uno dei capitoli dal titolo “On the road with a maverick” è stato scritto proprio dal Dottor Valdeane Brown, colui che ha ideato e realizzato il nuovo e rivoluzionario sistema di neurofeedback che mettiamo a vostra disposizione nello studio Ca Plus.

La visione di Valdeane Browne

Innanzitutto il dottor Browne intuisce già nel 1970 “che l’allenamento cerebrale potrebbe essere in futuro un modo semplice, potente e sicuro per auto-ottimizzarsi, così facile e intuitivo che chiunque può usarlo“.

Servono molti anni di attesa perché la tecnologia dei personal computer evolva in maniera sufficiente da mettere a disposizione di chiunque la potenza di calcolo necessaria.
Poi, la svolta.

Affascinato dal Modello Olonomico di Coscienza, Memoria e Percezione dell’insigne scienziato Karl Pribram capisce, grazie al suo master in matematica, che la matematica sottostante a quel modello non è quella lineare adottata da altri sistemi di neuro-feedback, ma quella adottata dalla meccanica quantistica, con cui Dennis Gabor ha sviluppato la tecnica laser dell’ologramma e per cui ha ricevuto il Nobel nel 1971.

E così pensa di inserire nel dispositivo di sua invenzione le stesse “matematiche che il sistema nervoso centrale usa per percepire, ricordare e navigare attraverso il mondo, come aveva dimostrato Pribram nel Modello olonomico da lui sviluppato.

In pratica mette a punto un sistema che scansiona i segnali neuroelettrici catturati dai sensori durante una sessione di Neurofeedback; non solo: quel sistema è anche in grado di individuare specifici eventi di frequenza temporale e informare la mente attraverso il feedback negativo di sospensione della musica che percepiamo durante la seduta; la successiva elaborazione è affidata in autonomia alla mente stessa, che trova vie più adattive, più funzionali, più flessibili.

Passo dopo passo il dottor Browne riuscì poi ad automatizzare totalmente il sistema, distinguendosi dagli altri neurofeedback basati su un paradigma lineare di causa-effetto e giungendo alla realizzazione di uno strumento di benessere estremamente semplice nel funzionamento e tuttavia efficace.

Spero che questa breve spiegazione sia stata utile o sia comunque stata sufficiente per dare un’idea della complessità che occorre affrontare ogni volta che si parla di cervello.

Per contro, l’esperienza del Neurofeedback è di una semplicità disarmante!

Vi ringraziamo per aver letto il nostro Blog! Un saluto dal Team Ca plus.

Se vuoi saperne di più sul neurofeedback di Caplus visita la pagina del nostro sito, troverai anche un video esplicativo del trattamento: Neurofeedback

Gianna Cannaos – Advanced Neutrotrainer
Gilberto Gerundini – Chinesiologo
Lorenzo Bagattini – Osteopata

Sitografia: https://www.benessere-dinamico.it/neurofeedback/le-basi-scientifiche-di-neuroptimal/

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